L’ANSIA: COS’È E COME IMPARARE A GESTIRLA

Ansia, depressione, sensi di colpa, vergogna, rabbia, sono emozioni che proviamo spesso nella nostra quotidianità. Quando tali emozioni sono troppo intense o durature rispetto alla situazione in cui ci troviamo, allora possiamo prendere in considerazione l’eventualità di avere un disagio emotivo. Perché si possa imparare a controllare o cambiare i propri stati d’animo è utile essere in grado di identificarli.

La parola “ansia” comprende una serie di disturbi quali: fobie (paura di cose o situazioni specifiche); attacchi di panico (intensa sensazione di ansia in cui spesso le persone sentono che stanno per morire o per impazzire) e disturbi d’ansia generalizzata (un insieme di preoccupazioni, sintomo fisici di stress provocati da angoscia e tensione fisica, disturbi del sonno e dell’appetito, sentimenti di mancanza di controllo e difficoltà di far fronte a situazioni difficili). La parola ansia si usa anche per definire brevi periodi di nervosismo , tensione o paura che proviamo quando dobbiamo affrontare situazioni stressanti della nostra vita.

Le persone che soffrono di ansia conoscono molto bene i sintomi fisici ad essa associati: nervosismo, tensione, mani sudate, capogiri, problemi di respirazione, accelerazione del battito cardiaco… L’ansia è caratterizzata inoltre da pensieri quali: sensazione di essere in pericolo o di essere in qualche modo minacciati o vulnerabili, sottovalutando le proprie capacità nell’affrontarlo e sopravvalutando il pericolo o la minaccia, con preoccupazioni e pensieri catastrofici.

I sintomi fisici ci preparano a reagire all’ipotetico pericolo o minaccia. La sintomatologia ansiosa, inoltre, varia a seconda della personalità e delle proprie esperienze di vita. Tipico dell’ansia è il tema “accadrà qualcosa di terribile…”. L’evitamento è il tratto distintivo dell’ansia: quando evitiamo una situazione difficile, inizialmente avvertiamo una diminuzione dell’ansia, ma più evitiamo la situazione più ansiosi diventiamo per l’idea di doverla affrontare in futuro. Quindi l’evitamento rinforza l’ansia. Per vincere l’ansia utile sarebbe identificare e modificare i pensieri che l’accompagnano, esaminando gli elementi a nostra disposizione, verificando che il pericolo reale non è così grande.

Uno dei modi per ridurre ed eliminare l’ansia è il training autogeno. Il training autogeno (TA) è una delle più importanti tecniche di rilassamento. Il rilassamento è il contrario della tensione e studi adeguati hanno dimostrato che è molto utile negli stati d’ansia e di stress. Può stimolare un cambiamento nello stile di vita generale. E’ una tecnica con un punto di partenza centrale o mentale. Parte dal presupposto che la decontrazione muscolare e viscerale porti ad uno stato di rilassamento psichico. Può essere definito come un sistema di esercizi fisiologici e razionali per provocare una decontrazione dell’organismo (Goldwurm, Sacchi, Scarlato). Nel TA c’è una modificazione volontaria dello stato tonico con una concentrazione della coscienza e dell’immaginazione su determinate sensazioni e funzioni corporee scelte un modo particolare (D.de Bousingen). Si basa sul principio che “immaginando” certe cose dalla mente le trasferiamo sul nostro corpo insensibilmente, proprio come avviene per l’ansia dove lo stato di tensione emotiva vissuta come paura immotivata di qualcosa di minaccioso, si riflette su tutto il corpo. Al contrario col TA immaginando uno stato di rilassamento noi di fatto otteniamo un rilassamento muscolare che poi favorisce lo stato di calma ed elimina l’ansia.

Il TA contiene nel suo nome le sue principali caratteristiche. Esso è un training, un allenamento; i risultati sono un apprendimento realizzato con esercizi regolari e per questo si basa su una certa disciplina interiore, pazienza e perseveranza. “Autogeno” significa che il comportamento viene generato dal soggetto stesso. Il soggetto viene stimolato a non essere passivo e dipendente dal terapeuta, ma piuttosto attivo, capace di controllarsi e di controllare le contingenze di rinforzo ambientali. In questo modo vengono rovesciati i canoni della vita moderna. Ci da un momento di calma riflessione, di abbandono, le emozioni e la sensibilità agli stimoli esteriori sono attutiti, favorendo una psiche con una maggiore lucidità nella sua immaginazione e creatività. Questo metodo a partenza mentale si propone di raggiungere la calma psichica, il controllo muscolare e quelle modificazioni endocrine necessarie per fronteggiare lo stress.

La persona con disturbo d’ansia è sottoposta ad un elevato stress emotivo a causa di una scarsa autostima, della convinzione di non essere in grado di mantenere il controllo e di conseguenza la loro attenzione è focalizzata sulle conseguenze di fallimento e sulla paura di rivivere esperienze traumatiche. Il TA affiancato ad un sostegno psicologico, può essere efficace per gestire l’ansia. A questa tecnica ricorrono non solo soggetti con problemi psicologici o con disturbi di vario genere (es.: disturbi del sonno, il dolore, disturbi psicosomatici) ma anche molti soggetti sani. Può essere utile per sportivi, musicisti, insegnanti, studenti, a chi deve parlare in pubblico, a coloro che si apprestano a gare e competizioni; è utile nei soggetti impegnati in lavori stressanti o affaticanti.

Il TA smorza le risonanze affettive e la calma raggiunta permette di prendere posizione di fronte agli eventi essendo meno impulsivi. Concludendo è indicato per migliorare la salute e per prevenire le malattie ma deve essere usato nel contesto di una psicoterapia quando si tratta di disturbi psichici per i quali il solo trattamento con TA non sarebbe sufficiente.