LA CADUTA DEI CAPELLI FRA MITO E REALTÀ

Prof.BARBARESCHI MAURO

A cosa servono i capelli?

La domanda è certamente banale ma dopo aver riflettuto c’è da concludere che non ha risposta. Tuttavia la loro caduta ci coinvolge, ci preoccupa, causa talora alterazioni psicologiche in chi ne soffre. È frequente incontrare uomini e donne cha a causa della caduta dei capelli perdono fiducia in se stessi, persone cha arrivano ad una percezione alterata di se stessi. L’idea di restare senza capelli li tormenta in quanto temono di non riconoscere la loro immagine e per questo motivo si prodigano in tutti i modi per fermarla.

Come si curano i capelli

La cura dei capelli non può prescindere dalla conoscenza delle basi biologiche e fisiologiche della loro crescita.
I capelli non possono essere moltiplicati perché il loro numero è stabilito geneticamente! I capelli non sono come i rami delle piante e quindi tagliandoli si rinforzano! L’esame del capello non dice se un capello e vivo o morto ma solo in quale fase della crescita esso si trova!

Che fare in caso di caduta dei capelli?

Innanzi tutto occorre considerare le possibili cause. Esse vanno ricercate interrogando dettagliatamente il paziente ed eventualmente sottoponendolo agli accertamenti necessari. Tra questi un commento merita il cosiddetto “esame del capello”. Si può dire che le aspettative su questo esame sono spesso non fondate. Per capire questo passaggio occorre pensare come un fiore nel vaso. Il capello-fiore nel suo sviluppo segue tre fasi

  1. a) periodo dell’anagen e della crescita
  2. b) periodo del catagen o dell’arresto della crescita
  3. c) periodo del telogen o della caduta

Durando il periodo del telogen un tempo variabile fino a tre mesi ne deriva una stimolazione della crescita per essere definita tale richieda almeno tre mesi. Se strappo il capello-fiore avrò informazioni sulla sua fase di crescita ma per sapere della sua salute dovrò studiare il vaso cioè il follicolo. Questa struttura è situata nel derma e può essere studiata solo per mezzo di biopsie del cuoio capelluto. La biopsia del cuoio capelluto non è certo un esame di routine! Il consiglio è pertanto diffidare di chi, dalla osservazione del capello-fiore, riesce a trovare motivazioni della caduta offrendo soluzioni con disarmante semplicità. La cura della caduta (del defluvium per i dermatologi) non è facile spesso anzi è complicata e soprattutto lunga.

Le cause della caduta

I motivi per cui i capelli possono cadere sono:

  1. a) predisposizione genetica
  2. b) soffrire di patologie acute e/o croniche
  3. c) seguire terapie farmacologiche prolungate
  4. d) vivere stati psicoemotivi stressanti

La caduta dovuta a predisposizione genetica ha la sua esemplificazione più efficace nell’alopecia “androgenetica”. Questa caduta colpisce selettivamente il sesso maschile ma non tralascia di colpire anche quello femminile. La caratteristica saliente è che i capelli cadono a livello dell’area centrale del capillizio, risparmiando le zone laterale e occipitale. Oggi conosciamo il meccanismo che sottende questo tipo di caduta. Essa deriva da una eccessiva trasformazione di idrotesterone in testosterone per opera di un enzima presente a livello del follicolo pilifero.
Nella donna la caduta di tipo androgenetico è compensato dalla presenza degli estrogeni che spiazzano gli androgeni impedendo all’enzima in causa di produrre una eccessiva quantità di testosterone a livello del follicolo. Purtroppo la con la menopausa cala la secrezione degli estrogeni e quindi può evidenziarsi la predisposizione fino ad allora nascosta. La ricerca dermatologica ha messo a punto alcuni farmaci che nelle sperimentazioni cliniche hanno dimostrato di rallentare e anche di bloccare la caduta androgenetica. Si tratta del minoxidil, della finasteride e nel prossimo futuro della dutasteride. Soffrire di patologie acute o croniche può predisporre alla caduta di capelli. Gli stati febbrili in corso di infezioni acute (come esempio di patologia acuta) possono essere seguiti da abbondante caduta di capelli.

Comunque sono più frequenti le cadute in corso di malattie croniche. Così bisognerebbe escludere una anemizzazione da ferro-privazione. In questi casi la caduta può durare tempi lunghi e tende ad essere anche molto abbondante. I capelli si ritrovano ovunque ad esempio sul cuscino, quando si lavano e si pettinano, sul pavimento.
Caratteristicamente i capelli cadono nella fase telogen e quindi si parlerà di un telogen defluvium acuto e cronico. Le terapie farmacologiche possono accompagnarsi a caduta di capelli, occorre sempre prestare molta attenzione ai farmaci che assume il paziente e valutare se esiste la possibilità e valutare se esiste la possibilità che la terapia stessa provochi defluvium. In quest’ottica è molto importante che il paziente sappia dire ciò che assume e da quanto tempo per poter stabilire dei rapporti di causa ed effetto. Ad esempio i farmaci anticoagulanti, che assumono i cardiopatici, sono noti per favorire la caduta dei capelli. Ancora più noti a tutti sono gli effetti negativi porodotti dalle cure chemioterapiche anti-tumorali. In questo caso la caduta potrà essere telogen come in anagen. Nella caduta in corso di stati patologici il miglioramento della situazione di base porterà ad un miglioramento della caduta, d’altro canto la sospensione del farmaco laddove è possibile porterà alla risoluzione della caduta. Stati di tensione psicoemotiva possono essere alla base della caduta dei capelli. Questa evenienza è più tipica del sesso femminile. In questo caso si realizza un meccanismo perverso per cui la donna spaventata dalla caduta si preoccuperà ulteriormente chiudendosi in un circolo vizioso caduta-preoccupazione-caduta che non è semplice interrompere.

Nell’ambito della caduta da fattori psicoemotivi un ruolo preminente spetta alla alopecia areata e alle sue varianti totali e universali. In quest’ultimo caso oltre ai capelli cadono tutti i peli corporei. Nei casi più semplici che sono anche i più tipici la caduta interessa una piccola area del cuoio capelluto che si presenta completamente priva di capelli che ricresceranno molto lentamente. Non si conoscono esattamente le cause della alopecia areata ma predisposizione genetica e risposta immunitaria sono verosimilmente implicate nella sua genesi. La caduta da cause psicoemotive è di tipo telegenico. La terapia di questo tipo di caduta nei casi lievi e moderati richiede una collaborazione medico-paziente teso ad abbassare il livello di emotività. Nei casi gravi si può, oltre alle cura dermatologiche, arrivare ad uno psicoterapeuta.

Le terapie per la caduta dei capelli

Nella cura dei capelli possiamo riconoscere due tipi di approcci separati e complimentabili: la terapia funzionale e la terapia farmacologia. È un errore confondere ed interscambiare tali approcci perché essi sono e devono restare distinti

La terapia funzionale ha due scopi:

  1. a) fornire sostanze “attivatici” il metabolismo del follicolo pilifero
  2. b) creare un “ambiente biologicamente favorevole” alla crescita del capello

La terapia farmacologia ha due scopi:

  1. a) “correggere” le alterazioni cellulari del follicolo pilifero
  2. b) “annullare” le condizioni biologicamente dannose per il follicolo pilifero

Come si applica la lozione per la crescita dei capelli

Per rendere “biologicamente attiva” la lozione per capelli il cuoio capelluto deve essere pulito. Ciò non deve sorprendere e creare problemi a chi soffre della caduta, troppo spesso preoccupato che un eccessivo lavaggio possa creare ulteriori problemi.

Il capello è una fibra costituita da tre strati:

  1. a) lo strato midollare
  2. b) lo strato corticale
  3. c) lo strato cunicolare o di rivestimento

Quest’ultimo è molto simile ad un tetto di tegole sigillate tra loro. Una tale struttura non può temere danni da un corretto lavaggio delle “tegole” e del “cemento” che le salda! Ciò considerato come preparazione, nella fase di applicazione la lozione deve essere posta sul cuoio capelluto e fatta penetrare attraverso un delicato massaggio. In questo senso l’applicazione della lozione non differisce dalla applicazione di una crema!

Andranno attuati all’uopo i necessari accorgimenti:

  1. a) eseguire l’applicazione in condizioni di luce adeguata
  2. b) aprire dei percorsi tra i capelli aiutandosi con le mani o meglio con un pettine
  3. c) disporre del tempo e della tranquillità necessaria

È importante dedicare alla cura dei propri capelli la stessa attenzione che si dedica alla cura del proprio viso. La scelta di prodotti adeguati, un’accurata igiene, l’impiego costante di lozioni e maschere assicurano risultati duraturi nel tempo e una capigliatura folta e lucente.